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Un colpo all’ultimo per insidiare i primi: chi è Carlos Alcaraz

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Dopo aver sbattuto su vari profili – si era parlato di Bonaventura prima e del Tucu Pereyra poi: due secchi no da parte di Fiorentina e Udinese – , un blitz della dirigenza della Juventus nelle ultime ore di calciomercato regalerà a Massimiliano Allegri un nuovo centrocampista. Come ai tempi con Franck Zambo Anguissa, prelevato dal Fulham e poi reso pilastro del Napoli dello Scudetto, Giuntoli scommette ancora sulla Championship.

Si chiama Carlos Jonas Alcaraz (e non Carlos Alcaraz Garfia) e viene dall’Argentina. In questa prima parte di stagione ha giocato al Southampton, in seconda divisione inglese, e dovrebbe approdare in Serie A con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Un regalo di Natale un po’ tardivo per Max, che però potrebbe rivelarsi cruciale per la seconda parte della stagione.

Cristiano Giuntoli, dirigente della Juventus

Il background di Alcaraz

Carlos Alcaraz nasce il 30 novembre 2002 a La Plata, città in cui si respira calcio puro e che ha dato i natali a leggende come Martin Palermo e Juan Sebastian Veron. Esclusa una primissima parentesi al Deportes Infantiles de Villa Elisa, il centrocampista argentino si forma nel settore giovanile del Racing Club. Lo stesso di Diego Milito, Rodrigo de Paul e Lautaro Martinez per dirne alcuni.

Esordisce in prima squadra nel 2020, a 18 anni, e diventa presto titolare. Fa in tempo a vincere un Trofeo de Campeones — la Sueprcoppa argentina — e poi, nonostante la lunga lista di squadre interessate a lui (tra cui l’Inter), si trasferisce al Southampton per 14 milioni di euro. Solo il Toro Martinez ha fatto generare una plusvalenza maggiore per il Racing. In Inghilterra, tra Premier League, Championship e coppe varie, colleziona 47 presenze, 8 gol e 5 assist. Ma forse la seconda lega britannica gli sta stretta.

Carlos Alcaraz in maglia Racing Club

Giuntoli pesca un jolly

Carlos Alacaraz è una mezzala molto tecnica e brava nella trequarti di campo offensiva, pertanto si adatta perfettamente al ruolo di trequartista. In alcune occasioni, però, ha fatto anche il mediano, l’esterno, l’ala e la punta. Insomma spicca per duttilità. Nel suo ottimo bagaglio tecnico rientrano passaggi precisi (soprattutto in profondità), un tiro velenoso (anche da fermo) e un buon dribbling nello stretto. Inoltre tanta grinta e lavoro senza palla a inseguire gli avversari.

Tatticamente è intelligente, tanto che risulta molto bravo anche nell’inserimento e nei colpi di testa. Uno pesante l’ha fatto proprio nella finale del Trofeo de Campeones contro il Boca Juniors. Da dicembre a oggi due reti e un assist in Championship con il Southampton in appena 238′. È il centrocampista con la media di partecipazione al gol più alta (una ogni 79′) tra quelli con almeno due presenze in questo lasso di tempo.

Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus

Max, lui dove lo metti?

Per la Juventus l’arrivo di Carlos Alcaraz potrebbe essere un colpo molto interessante. Altrettanto interessante, però, sarà capire dove Allegri, che ruoli di calciatori ne ha stravolti tanti, lo piazzerà. Uno con la sua duttilità potrebbe adattarsi ovunque, ma servirà tempo per capire quale vestito gli starà meglio addosso in questa Juve. Nonostante il reparto mediano bianconero abbia subito alcuni scossoni (vedi Pogba e Fagioli), ultimamente ha ritrovato solidità e ci vorrà tanto lavoro per scardinarlo e ottenere spazio.

Più che regista o esterno, dove Max è abbastanza coperto, sembra che Charly (questo il suo apodo) possa ricoprire la posizione di mezzala di qualità, accanto al quantitativo Rabiot. Nel tempo potrebbe togliere spazio a Miretti, uno che a gennaio avrebbe potuto lasciare Torino in prestito. Con un McKennie quasi insostituibile (19 presenze su 22 in Serie A) per la sua adattabilità, un Rabiot troppo decisivo (3 gol e 3 assist in 18 apparizioni) e un Locatelli importante per l’equilibrio della squadra (19 gettoni da titolare), l’indiziato a farsi da parte sembra proprio il classe 2003.

In questo modo McKennie potrebbe diventare un’alternativa di lusso o essere rispolverato come esterno destro e il reparto centrale potrebbe subire l’iniezione di qualità data dall’inserimento di Alcaraz, che comunque potrebbe avere prima bisogno di un periodo di ambientamento. Insomma prevedere le mosse di Acciughina non è un giochino semplice, ma certamente questo innesto potrebbe giovargli nello sprint Scudetto.

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