Complici gli infortuni, Gvidas Gineitis si è di recente ritagliato uno spazio importante nella mediana di Ivan Juric, che lo aveva elogiato apertamente – evento più unico che raro – prima della trasferta di Udine: “Ha tante buone caratteristiche (…), deve alzare il livello, ma può farlo solo con le partite. E’ un’opzione seria per sempre. Vorrei dargli continuità“.
E, come volevasi dimostrare, nelle ultime uscite il 2004 lituano sta mostrando una crescita costante, aggiungendo di volta in volta nuovi tasselli al suo gioco. Nella netta vittoria del Bluenergy Stadium è stato uno dei migliori e ha dato un saggio di tutto il suo repertorio: 4/5 duelli vinti, buona gestione della sfera e calamita delle seconde palle, ma soprattutto tanta sostanza e aggressività, che hanno animato il suo pressing feroce e portato al gol del raddoppio, dopo aver letto le intenzioni di Pereyra e strappato il pallone al limite dell’area avversaria.
Al centro sportivo Filadelfia stanno scolpendo un box-to-box in grado di coprire egregiamente il campo nelle due fasi, energico e presente in fase di non possesso ma, allo stesso tempo, pulito palla al piede e capace di accompagnare l’azione con i tempi giusti, senza tralasciare la soluzione da lontano. A detta del suo mister, infatti, “può fare anche gol, li fa già in allenamento”.Più tecnico di quanto la sua prestanza fisica possa suggerire, al suo educato mancino è affidata anche la battuta dei calci piazzati. E se uno alto 1,91 viene sottratto alla mischia e designato al tiro da fermo, vuol dire che deve cavarsela discretamente.
Tra i centrocampisti della rosa granata è quello che vince più duelli ogni 90’ (4.06), completa mediamente più tackle a partita (1.86) e arriva più spesso al tiro (1.52 P90). Molto più di un’alternativa per il Toro, che da qui alla fine del campionato – vista le pesante assenza di Ilic – potrà affidarsi senza remore al lituano, le cui prestazioni stanno dando sempre maggiori garanzie, strizzando contemporaneamente un occhio al futuro.