EDITORIALE

Calcio, molto più che una passione, un generatore di lavoro

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Sarà anche un concetto un po’ “stereotipato”, ma è innegabile come in Italia il calcio giochi un ruolo fondamentale nella società e nell’economia del Paese dello Stivale.

In ogni giardinetto pubblico si troveranno dei bambini che giocano a calcio, stessa cosa dicasi per i campetti da affittare, i siti casinò con soldi veri offrono la possibilità di scommettere sulle partite in diretta, il calciomercato è sempre seguito con molta partecipazione dai tifosi, titoli come FIFA o PES risultano sempre essere tra i più venduti e così via. Insomma, il calcio è davvero un affare!

Quindi, oltre alle mitiche figurine della Panini, possiamo dire che il calcio è un vero e proprio generatore di lavoro che, soprattutto negli ultimi anni con la monumentale crescita del mondo online, sta proseguendo lungo una via di costante espansione sotto tutti i suoi versanti.

Ma quando parliamo di lavoro all’interno del mondo del calcio non intendiamo solo figure come i calciatori, i manager, gli allenatori, i membri dello staff medico, quelli dell’ufficio stampa e così via, ma molto di più! Cerchiamo dunque di capire come l’online si sia intrecciato sempre di più con il pallone.

Quando la passione per il calcio è online

Prima di tutto, dato che il calcio è principalmente un gioco, dovete sapere che la sua controparte videoludica è una costante nel mondo degli eSports moderni, anche e soprattutto italiani, assieme ai simulatori di corsa.

Basta dare un’occhiata anche tra le tante live di Twitch per rendersi conto di come il pallone, sia quando calciato sul campo che deciso con attente strategie manageriali, sia il gioco più giocato ed amato di sempre.

Ne sa qualcosa anche l’ex calciatore Christian Veri, per gli amici semplicemente Bobo, che sempre su Twitch ha dato il via al suo personalissimo show assieme a colleghi come Antonio Cassano e così via dove si parla di calcio a 360 gradi. Naturalmente non senza un po’ di umorismo, “chapeau” (cit.).

Il discorrere di calcio non è mai passato di moda, vi ricordate di “Mai dire goal” o “90° minuto”?, e questo è diventato uno degli argomenti preferiti degli streamer che si occupano di sport sia su YouTube che su Twitch. Se poi si getta uno sguardo alle principali pagine su Facebook di fan, allora il quadro sarà ancora più completo!

Naturalmente il giornalismo sportivo è un altro di quei settori che non passerà mai di moda, ma ricordate sempre che anche le testate più autorevoli in materia, come la Gazzetta dello Sport, sono passate alla dimensione online perciò oggi si sfogliano a suon di click e conseguenti abbonamenti. Del resto, anche la carta ha il suo costo.

Il futuro del lavoro sportivo online

Se gli anni Novanta ed i primi Duemila ci hanno insegnato qualcosa è che la dimensione online è destinata a crescere a dismisura.

Anzi, possiamo quasi dire che le trasmissioni ed i contenuti sul web andranno presto a surclassare quelli dei media più canonici come la carta stampata, la televisione oppure la radio.

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