Weekend all’insegna della polemica quello appena trascorso nel FantaBiblio. Dopo parecchie settimane passate solo ed unicamente a criticare e polemizzare più o meno velatamente Remo Melchiorre ha comunicato il suo ritiro. La decisione è maturata nelle ore serali di sabato con un comunicato in cui senza mezzi termini si scagliava ancora una volta contro tutto e tutti ritenendo di essere stato penalizzato da una votazione avvenuta collegialmente da parte di tutti i partecipanti al gioco. Tralasciando per un attimo la questione ludica vale la pena spendere due parole su come si è arrivati ad una decisione tanto grave quanto inaspettata al punto tale che nessuno aveva dato seguito all’ennesimo e confuso sfogo della settimana scorsa arrivato al termine di un’accesa discussione epistolare. Giocare in un gruppo eterogeneo rispettando ciascuno il proprio ruolo è una cosa difficile per tutti. Soprattutto quando la comunicazione ormai è ridotta a pochi caratteri digitati velocemente su una tastiera del telefono. E allora è facile creare della polemica ad arte degli equivoci e soprattutto il rischio di personalismi è più che probabile. Ma il punto è un altro. Da qualche tempo assistiamo ad una polarizzazione della discussione molto forte che spesse volte è stata trasformata in due curve contrapposte di tifoserie urlanti che hanno perduto con il degrado del dibattito su calcio e Fantacalcio anche la più elementare virtù dell’ascolto. E allora dovremmo favorire un tavolo di discussione in cui idee diverse confrontandosi si legittimano e si rispettano. Ora il futuro è più incerto che mai. La priorità è terminare la stagione in modo regolare perchè alla fine lo spettacolo deve continuare.
